lunedì 29 ottobre 2012

Magnifico domingo

Stamattina, dato il cambio dell'ora, e visto che il letto è di quanto più scomodo riusciate a immaginare, ci siamo svegliate alle 8.30. Doccia, colazione, preparazione della demi-baguette per pranzo al sacco, il tutto con molta molta calma, che tanto non ci correva dietro nessuno, e siamo partite alla volta di Bordeaux. 

Arrivate a Quinconces (che, per inciso, è la piazza più grande di Francia, e una delle più grandi d'Europa), abbiamo avuto la brillante idea di fare pranzo sul lungofiume. Ora, è vero che la giornata era meravigliosa, un sole stupendo in un cielo terso che più terso non si può, ma c'era un vento talmente gelido che ti tirava la pelle della faccia verso le orecchie meglio di un chirurgo plastico. 


 


Nonostante ciò, dopo il pranzo abbiamo resistito e ci siamo addentrate nel quartiere degli Chartrons, precisamente in Rue Notre Dame, dove c'era il mercatino dell'antiquariato insieme alla Festa del Vino Nuovo (praticamente: la Sagra dell'Acquaticcio, ma con stile). 


Abbiamo assaggiato il vin bourru (l'acquaticcio, appunto), abbiamo preso un cartoccio di castagne e due bicchieri di vino caldo a testa, mentre Elisa faceva amicizia con un cane io ho visitato la chiesa di turno, che ci sta sempre bene (Saint Louis) e poi ci siamo imbattute in un simpatico quartetto che faceva rockabilly e blues.

Un po' per il freddo, un po' perché il vinello faceva effetto, abbiamo iniziato a ballare (qualcuno ci ha anche emulate), ma purtroppo non siamo riuscite a far muovere tutti, come invece avremmo voluto (questi francesi fanno tanto i fighi, ma sono un po' ingessati...).

Non paghe, siamo saltate sul tram in direzione Pessac, dove abbiamo raggiunto i nostri amici artisti spagnoli (vedi post precedente) che stavano facendo i graffiti al Festival Vibrations Urbaines e abbiamo assistito (dalla tribuna VIP, bevendo punch e mangiando tartine, rigorosamente gratis) alla gara di skateboard. Al termine, siamo rientrate a Bordeaux per cenare Chez les Ploucs, dove tutti i camerieri sono vestiti da Super Mario, il pavimento è coperto di paglia e le portate sono per lo più specialità basche. Finita la cena, c'è calata la palbebra e vista la temperatura polare, abbiamo deciso di rientrare.

Domani è lunedì, e per Elisa è il primo giorno di lavoro...

sabato 27 ottobre 2012

Connâitre des V.I.P.... c'est possible!

Lavorare in un posto figo porta a conoscere gente interessante. 


Qualche giorno fa, mi è capitato, appena arrivata alla boutique, di accompagnare in visita guidata un ragazzone danese con moglie, figlio e collaboratori al seguito. Durante la visita, ho scoperto che si trattava di Thomas Vinterberg, regista pluripremiato, che ha anche ricevuto il Premio della Giuria al Festival di Cannes. Era qui a Bordeaux per la presentazione del suo nuovo film La Chasse, che uscirà il 14 novembre (in Italia uscirà col titolo Il sospetto). 
A fine visita, una sua collaboratrice ci ha lasciato un fogliettino con su scritto che invierà i biglietti per tutti noi di Château Pape Clément (sì, anche noi stagisti!) per la prima del film! 


Ieri mattina, invece, sono venuti degli artisti spagnoli per una degustazione. Parlando del più e del meno (io in italiano, loro in spagnolo/italiano - chi avrebbe mai pensato che l'italiano mi sarebbe tornato utile qui!), è venuto fuori che ieri pomeriggio c'era il vernissage della loro mostra all'Artothèque di Pessac e mi hanno invitato.
Ho chiamato Elisa, che mi ha raggiunto dopo il lavoro, e siamo andate. Salvo che poi abbiamo perso il bus e abbiamo avuto qualche difficoltà a rientrare (anche perché abbiamo un po' sbevazzato al buffet), è stato un bel pomeriggio, e gli spagnoli ci hanno invitato al Fresque Graffiti domani pomeriggio e all'inaugurazione di un'altra loro mostra al Rocher de Palmer a Bordeaux.

Come dire, vita mondana, arriviamo!

venerdì 26 ottobre 2012

La semaine va terminer...

Seconda settimana di lavoro au Château Pape Clément. 
Già a fine della settimana scorsa, mi sono lanciata nella prima visita guidata in francese al vigneto e in cantina, con successiva degustazione (a guidare il gruppo, una fantastica signora dell'Office de Tourisme di Bordeaux che mi ha dato un sacco di dritte sulla città!). Questa settimana ci sono andata anche di inglese (sempre con relative degustazioni) e diciamo che me la cavo abbastanza, ma il linguaggio tecnico è ancora tutto da migliorare. 
Per il resto, faccio praticamente di tutto: vendo vini, faccio confezioni regalo, ricarico gli scaffali, intrattengo gli ospiti quando ci sono intoppi (grazie a Dio la chiacchiera non mi manca mai!!!), ma anche lavo & asciugo bicchieri, nonché ramazzo il pavimento visto che le femmes de ménage non è che facciano proprio il loro dovere...

 

Par contre, la mia vita sociale non è che sia stata molto esaltante negli ultimi tempi: 
a) perché la sera quando torno a casa sono distrutta, e l'unica cosa che ho voglia di fare è sprofondare nel materasso, che però è duro come il marmo e quindi di sprofondare non se ne parla proprio;
b) perché, visto che finora non eravamo stati abbastanza sfigati, Elisa la settimana scorsa ha pensato bene di farsi venire la varicella: il medico ha detto che la malattia ha 14 giorni di incubazione, quindi questo è il suo souvenir parigino, "acquistato" con tutta probabilità nella calca del Métro.


Ma fortunatamente domani è venerdì, la settimana lavorativa va finendo, e per sabato ho prenotato, sempre su consiglio della signora dell'Office du Tourisme, una visita guidata (in francese, ovviamente) a Bordeaux en car, cioè un giro in bus della città nei vari siti riconosciuti dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità.
Almeno forse riesco a scoprire un po' di più su questa città che per me è ancora tanto sconosciuta... 


mercoledì 17 ottobre 2012

Enfin... Cave des Découvertes!

Voilà, ecco svelato il mio posto di lavoro: la Cave des Découvertes ("cantina delle scoperte", ma in italiano è meno poetico) du Château Pape Clément de Bernard Magrez. Che nome altisonante, eh?

Ebbene, questo simpatico vegliardo (eh sì, è molto sugli anta) possiede gran parte dei castelli del Bordolais dove si produce vino, ma in totale ha qualcosa come 40 proprietà (castelli con annessi vigneti) in tutto il mondo, dal Cile al Portogallo, dal Marocco al Giappone. E' uno dei produttori di vino più conosciuti e apprezzati di tutta la Francia, quindi j'ai bien eu de la chance

Il responsabile della boutique, Laurent, è il mio tutor: mi segue in tutto e per tutto, è gentilissimo e mi ha già spiegato un sacco di cose su vini & degustazioni.

Il bello di questo posto, e anche di quello che faccio e andrò a fare, è che qui è veramente dal produttore al consumatore: c'è il castello dove si può anche soggiornare (6 stanze, costo 185/200 € a notte), ci sono i vigneti, la sala dove viene effettuata rigorosamente a mano la sgranatura dell'uva, il cuvier con le grandi cuves en bois e les chais con les barriques en chêne, il caveau con le bottiglie d'annata (ce ne sono anche degli anni '20) e la boutique dove si possono fare degustazioni e acquisti. 


Il tutto è visitabile con visite guidate su prenotazione, ed è qui il bello: la mia principale attività saranno le visite guidate in francese ed inglese (e in italiano, se sarà necessario), affiancando poi Laurent nella boutique per le degustazioni e la vendita. 

Il che significa che posso pure trincare gratis (pas de crachoir pour moi...)!

Per me, c'est le paradis.

lunedì 15 ottobre 2012

Premier weekend bordelais

In attesa di svelarvi qual è il mio nuovo fighissimo "impiego", che sarà documentato fotograficamente (sì, c'è stata la svolta: finalmente ho il mio stage!!!), un piccolo assaggio del nostro primo fin de semaine bordelais.

Venerdì, dopo aver girato un po' in centro con Elisa, cercando di orientarci tra le stradine (il centro storico è veramente a misura d'uomo, non serve consultare una mappa!), siamo arrivate ad un baretto di cui non ricordo il nome, vicino a Place Gambetta, dove abbiamo trovato MIRACOLOSAMENTE un aperitivo vino + tapas a 2,50 €. 
Visto il costo (esiguo, in confronto a quello cui ci eravamo abituate a Parigi!), e visto che ci davano anche da mangiare (cosa in Francia assolutamente e inspiegabilmente insolita), ovviamente ci siamo fiondate. 
A me, che ho preso un bianco, è andata bene, a Elisa, che ha preso un rosso, un po' meno... Tant pis!
La sera, cena in centro e rientro a una certa... bisogna riprendere il ritmo!




Sabato mattina, giro al centro commerciale alla ricerca disperata di abiti che possano servirmi in ambito lavorativo, dove mi è stato espressamente richiesto un abbigliamento non casual... ovvero per me un dramma!

Dopo aver ciondolato per tutto il pomeriggio, siamo uscite per andare in centro a Bordeaux: con grande stupore, abbiamo scoperto tre o quattro viuzze che si snodano da Place du Parlement piene zeppe di locali e di ristoranti a poco prezzo, e ovunque il y avait du monde! Dato che ci era venuta pure una certa fame, dopo aver perlustrato la zona, ci siamo buttate nel resto L'Assiette du Vieux Saint-Pierre, in Rue des Faussets. 



Ragazzi, altro che rivelazione: il menù fisso a 13,90 € prevede un'entrée (insalata da scegliere, consiglio vivamente quella de gésier, che ho scoperto più tardi essere una parte non ben specificata dell'apparato digerente degli uccelli, ma ormai avevo già mangiato... ed è buonissima!), un piatto con spiedini giganti sospesi su insalata e patate arrosto da urlo, nonché un dolce, anche questo a scelta (il migliore: pan brioche caldo con cioccolato e crema inglese... da svenimento!!!). 

Dopo questa grande abbuffata, promenade (d'obbligo!) sur Les Quais in riva alla Garonne, dove, in Place de la Bourse, Omar e Alessia ci hanno raggiunte. Birrettina e poi a nanna, l'ultimo autobus che ci riporta alla nostra (lontana) casa non aspetta...

giovedì 11 ottobre 2012

Arrivati a Bordeaux!!!

Sveglia alle 6.30, colazione, ultimi preparativi comprensivi di tuffo atletico sulla valigia (che di chiudersi non ne voleva proprio sapere)... e via! 

Ieri mattina, dopo avere passato le pene dell'inferno su e giù per i tunnel del métro trascinandomi dietro il mio valigione (anche se più spesso era  il valigione che trascinava me!), sono riuscita ad arrivare alla Gare Montparnasse, dove, raggiunti gli altri, sono salita sul TGV direzione Bordeaux.

Questo meraviglioso treno, pulito, silenzioso, sogno di ogni viaggiatore, partito straordinariamente puntuale e arrivato in perfetto orario (cosa da noi assolutamente impensabile), ci ha portati in sole tre ore da Parigi a Bordeaux, dal freddo & pioggia al caldo & sole.

Già, perché una volta arrivati alla Gare Saint Jean, dove ci ha accolto la nostra nuova responsabile (in maniera un po' tiepidina, in verità), le condizioni climatiche erano decisamente a noi più gradite: di giorno qui si può andare ancora decisamente a maniche corte (a Parigi avevo già riesumato l'odiato cappotto)!!

Tram, bus, ancora scarpinata trascinando i bagagli: dopo un'ora dall'arrivo in stazione finalmente abbiamo raggiunto la nostra nuova casa, alias un residence in piena zona industriale a Mérignac, a tre kilometri dall'aeroporto. 
Come posizione, un incubo, non tanto per l'aeroporto (gli aerei si vedono decollare e atterrare, ma per fortuna non si sentono), quanto per lo spostamento con i mezzi pubblici: per raggiungere il centro di Bordeaux si impiega quasi un'ora.

C'è da dire però che il mini appartamento che condivido con Elisa non è affatto male: piccola cucina ma abbastanza funzionale, salottino con divano letto, camera con letto matrimoniale e bagno con vasca-doccia.

Oggi, dopo la giornata pessima di ieri, siamo andate in centro a Bordeaux per acquistare la nuova carta per i trasporti, la Carte Tbc (ho dovuto dire addio al mio CARO Navigo) e abbiamo fatto un primo giro di perlustrazione: a primo impatto, la città mi è piaciuta molto, ha grandi viali, spaziosi, che si alternano a piccole viuzze tortuose; palazzi non molto alti, signorili, ma allo stesso tempo semplici... 
Non so, la città, il centro per lo meno, mi dà l'impressione di un posto a misura d'uomo, molto vivibile (è pulitissimo, ci si potrebbe rotolare sui marciapiedi!), mi sento quasi a casa!
Staremo a vedere nei prossimi giorni...
Intanto, chicca delle chicche, posso anticipare dove farò il mio stage: una cave de Bordeaux!
Cosa volere di più...

martedì 9 ottobre 2012

It's my party and I do what I want to!

8 ottobre... è il mio 31mo compleanno!

Non che ci tenga molto a festeggiare questo evento, ma mica capita a tutti di festeggiare il proprio compleanno a Parigi! 

Quindi, ho chiamato a raccolta la ciurma: Elisa, Omar & Alessia, Yassyn (il fratello di Omar), Claudia (un'altra ragazza del progetto Leonardo che però è partita prima di noi) e la sua amica Irene, che è venuta a trovarla a Parigi e si è trovata coinvolta nel marasma.

 
Siamo andati a cena al Bistrot du Peintre, al 116 di Avenue Ledru Rollin (métro 8 Ledru Rollin), posto suggerito da Claudia (che però ci ha raggiunti dopo cena con Irene) dietro consiglio di un suo amico. 
Il locale è molto bello, su due piani, tutto stile Art Déco, arredato con gusto, e anche il cibo non è niente male, con una discreta qualità-prezzo (abbiamo preso chi parmentier de canard, chi cheese cake aubergines & saumon, chi poulet de la ferme de Alice). 
Unico neo il servizio: diciamo che il cameriere non era proprio dei più simpatici, già appena ci siamo seduti ha iniziato a mugugnare qualche parola in italiano, e durante tutta la cena ha mantenuto un atteggiamento un po' indisponente... forse non era nella sua serata migliore.

Dopo il dolcetto (Yassyn ha gentilmente portato delle barrette di cioccolato Kinder!), giustamente qualcuno aveva voglia di crêpe, quindi ci siamo spostati con il métro, scendendo a Parmentier per andare dal (giustamente) rinomato creppetaro di Rue Oberkampf. 


MA, dramma dei drammi, stasera era lunedì, e il creppetaro, come molti altri locali, è ahimé chiuso. 

Quindi abbiamo girato un po' alla ricerca di una valida alternativa, e nel mentre abbiamo beccato, in Rue Jean Pierre Timbaud, dei tipi fortissimi che facevano una jam session privata in un garage (dove spesso la sera abbiamo visto macchine in riparazione!!!), con uno di loro che suonava un aggeggio appartenente a non so quale pezzo della macchina... assolutamente meravigliosi!











A questo punto, abbiamo ripiegato sulla classica birretta: all'Orange mechanique, stessa via del garage di cui sopra, birra buona a poco prezzo (in realtà, prezzo normale per noi) e ottima musica funky-soul. 

Il locale però è piuttosto piccolino: ci siamo dovuti "aggregare" a due tipi seduti in prossimità del divano, e piano piano li abbiamo inglobati. Erano un po' perplessi all'inizio, poi si sono rassegnati e hanno continuato a parlare tra loro come se niente fosse.
Naturalmente, ho scattato delle foto, anche al locale, e quando gli ho detto che era mon anniversaire, si sono fatti fotografare anche loro. 

Niente ore piccole però. Domani bisogna preparare la valigia. 
Mercoledì, alle 9.26, TGV in partenza da Gare Montparnasse. 

Destinazione Bordeaux.

lunedì 8 ottobre 2012

Premier dimanche du mois, dernier à Paris...

Ultima domenica di bighellonaggio parigino. 

Vento, nuvole, cielo che minaccia pioggia (che sabato ci ha rovinato la Nuit Blanche...), tutto si addice al nostro umore da ceux qui vont partir... Ma è la prima domenica del mese, e, come tale, ci permette di scegliere quale museo visitare gratis.
Sì, perché, fortunatamente, la prima domenica del mese la maggior parte dei musei più famosi di Parigi è aperta gratuitamente. La scelta, mia e di Elisa ovvio, è caduta sul Musée de l'Orangerie, quello, per intenderci, dove si trovano le famose ninfee di Monet.
Dopo mezz'ora di coda (che è veramente poco!!!), siamo entrate e siamo rimaste allibite: le ninfee sono enormi e assolutamente meravigliose, ravissantes come si dice qui, e, in più, nel piano inferiore c'è la collezione Paul Guillaume, che comprende giganti come Modigliani, Rousseau il Doganiere, Renoir, Picasso, Matisse, Derain, Utrillo, un tourbillon di colori, linee ed emozioni da cui non mi riprendevo più!

Ma, sorpresa delle sorprese, c'era un'esposizione temporanea su Chaim Soutine, pittore russo contemporaneo a Modigliani, Utrillo e Picasso, che conoscevo molto ma molto vagamente: una rivelazione.
E' un peccato che non sia riuscita a fare delle foto (vietatissime, come per le ninfee), ma approfondirò senz'altro la questione.



Per pranzo, sandwich (misero, solo burro e formaggio) alle Tuileries comodamente sdraiate sulle chaises-longues pubbliche, sotto un timidissimo sole, conseguente pennichella, dopodiché giri e giri senza meta fino ad approdare al nostro caro Les Fabricants per l'ultima cena domenicale: come non gustare il  pavé de canard pour la dernière fois?
Anche se, devo ammettere, ho avuto una certa difficoltà a scegliere: l'ultima volta mi ero sparata una meravigliosa escalope de veau montagnarde (scaloppina di vitello con patate, formaggio, prosciutto crudo e fantastica crema di champignons, a lato), che non è da meno...

giovedì 4 ottobre 2012

La tuile sur la tête!

Eh sì, ieri mattina, come un fulmine a ciel sereno, ci è piombata una tegola tra capo e collo. 
La tegola del mercredi.

Visto che qui a Parigi i problemi burocratici si sono moltiplicati e succeduti fino ad assumere le sembianze delle Piaghe d'Egitto (non sto a tediarvi, ma sono accadute cose turche!), ieri ci hanno comunicato che siamo rimasti senza un responsabile a Parigi. Praticamente siamo soli.

L'agenzia inglese che si doveva occupare del nostro placement, chissà perché, all'improvviso si è accorta che non può fare più nulla per noi. La Provincia si è rivolta ad un'altra agenzia, questa volta con sede a Bordeaux, che ha accettato di "adottarci" a condizione che noi ci trasferiamo nella città sulle rive della Garonna. 
Noi ovviamente siamo rimasti senza parole. 

Ma come: vinco una borsa di studio di tre mesi a Parigi e dopo un mese mi mandate... a Bordeaux? Ci siamo consultati e ri-consultati, abbiamo passato un pomeriggio depréssive (grazie anche alla pioggia incessante!) a fare ipotesi e congetture, senza volerci rassegnare a lasciare Paris, ad un certo punto sembrava che potessimo anche rimanere... e invece no. Categorica è arrivata la smentita. 
La settimana prossima, è tempo di partir.
Ecco spiegato il cambio di titolo del blog.

Ci rimane quindi una sola settimana per godere ancora di questa meravigliosa città. Poi chissà... magari Bordeaux riserverà delle sorprese.

Per lo meno, il vino sarà sicuramente buono.

martedì 2 ottobre 2012

Le dimanche à la Défense

Se penso a un quartiere dedicato alla vita economica di una città, penso al colore grigio.
E il grigio è un colore che mi sa di tristezza, di monotonia... Beh, complice forse la bella giornata di sole e il cielo limpido, la Défense domenica pomeriggio ha completamente bouleversé la mia convinzione.
Sarà che la luce del sole si rifletteva sui grattacieli, sarà che alcuni di questi hanno un'architettura davvero avvenieristica, ma qui sembra veramente di trovarsi in una città del futuro, dove tutto è ordine e razionalità... anche i prati sono curati alla perfezione!
Abbiamo percorso tutta l'allée fino alla Grande Arche, e lungo il nostro cammino abbiamo trovato stupefacenti decorazioni urbane, opera di un pool di giovani architetti.
Arrivati alla piazza della Grande Arche (uno spazio immenso, con panchine, centri commerciali anche questi in edifici fantastici, persino una giostra d'antan per bambini), giochi d'acqua introducono alla statua della Défense.
Abbiamo percorso la scalinata della Grande Arche e ci siamo sedute sugli scalini che danno verso la periferia per goderci i raggi del sole dell'ultima domenica settembrina. Dopodiché, abbiamo notato che in uno dei due centri commerciali che si affacciano sulla piazza c'era Decathlon... e ci siamo fiondate (mi sono anche comprata un delizioso paio di scarpe a 15 €)!
Oltre ai centri commerciali, qui c'è anche un favoloso cinéma UGC da 16 sale, dove, grazie a un gentilissimo signore che ci ha ceduto la sua carta fedeltà in scadenza la sera stessa, siamo potute entrare pagando solo 5 € a testa invece che 10,90!

Abbiamo visto un film molto carino, comico ma anche malinconico, agrodolce diciamo, dal titolo Camille redouble (se mai uscirà in Italia, ne consiglio vivamente la visione!), e poi ci siamo sparate una bella pizza a testa al ristorante semi-fai-da-te Vapiano: ti danno una carta magnetica appena arrivi, vai al bancone e scegli la pizza/pietanza che vuoi, passi la carta e ti danno una specie di telecomando col numero della tua ordinazione; nel frattempo che preparano, prendi le bevande, sempre da registrare sulla carta, scegli il tuo tavolo e te lo apparecchi; quando è pronto il tuo "telecomando" inizia a vibrare e puoi andare a ritirare la tua pizza fumante, restituendo il "telecomando". Poi a sparecchiare ci pensano loro. Alla fine, ti presenti alla cassa con la carta magnetica su cui sono state registrate le tue ordinazioni, e il gioco è fatto.
Sistema geniale perché tu, cliente, risparmi notevolmente sul servizio! E la pizza è piuttosto buona, per essere all'estero...