lunedì 17 settembre 2012

Le weekend à Paris... J'adore!

Per noi abituati alla calma piatta della vita di provincia, la città è un toccasana dal punto di vista mentale.
Sì, mentale, perché mentre da noi ti devi scervellare per trovare qualcosa da fare, e non sempre ci riesci, qui a Parigi sono gli eventi che ti si presentano.

Prendi ad esempio venerdì sera: con Elisa ci siamo trovate per andare a fare una capatina a Rue Oberkampf, dove il venerdì c'è serata. A parte il fatto che in métro abbiamo conosciuto Sébastien, un giornalista di RFI che fa anche il dj nonché la guida abusiva al Père Lachaise (e mi ha anche detto che volendo potrei fare la guida abusiva anch'io in italiano!), abbiamo girato un po' alla ricerca di un posto dove mangiare.
A un certo punto, arrivate davanti al resto La Locandiera, un tipo ci dice che qui si mangia molto bene e che ci sarà dell'ottima musica. Al che, chiedo se lui è uno dei musicisti e candidamente mi risponde di sì, ma che non prende la percentuale per far entrare la gente. Un'occhiata al menu (e soprattutto ai prezzi) e decidiamo di entrare: localino niente male e molto accogliente, cucina così così, buona birra e musica favolosa, con tanto di musicista provolone.

Sabato invece, approfittando delle Giornate Europee del Patrimonio, siamo andate (sì, perché Omar per tutto il weekend è stato NP) a visitare il Senato al Palais Luxembourg, quello dei famosi giardini.
Organizzazione perfetta, percorso impeccabile, palazzo favoloso. Peccato che non siamo riuscite a vedere le Serre, aperte eccezionalmente per questa occasione (siamo arrivate troppo tardi).

Dopo una sosta ai giardini, dove ci sono sedie e sdraiette a disposizione dei visitatori (da noi sparirebbero nel giro di una settimana!), ci siamo spostate per la cena in Rue Mouffetard, Quartiere latino. Dopo aver cercato un po', abbiamo trovato un ristorantino con menu 10 € entrée + plat (acqua compresa).


Mi decido a compiere il grande passo: la raclette con le patate.

La signora mi porta un fornelletto Tefal con una piastra e due padallette con una spatola in legno, più una scodelletta con patate lesse con la buccia.
Arriva la raclette su un piattino e chiedo lumi: arriva direttamente il padrone del locale che mi spiega che devo mettere la fetta di raclette sulla padella, inserirla nel marchingegno, aspettare che si sciolga e poi versarla sulle patate, da mangiare con la buccia.
Un po' perplessa, provo. A parte il fatto che è una roba squisita, non avevo calcolato che il fornelletto emana un gran caldo (e qui in questi giorni la temperatura è ancora abbastanza elevata), e che questo piatto è una bomba micidiale, calorica e pesantuccia! Guardare la sequenza qui sotto per credere. Ero distrutta!
Meglio rifarci in inverno...








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