La settimana appena trascorsa è stata molto ma molto tranquilla.
Io personalmente mi sono fatta un gran mazzo al lavoro (visite guidate all day long, anche ai Francesi piace sfruttare gli stagisti, a quanto pare), ed Elisa pure, visto che ha chiesto di poter cambiare il suo orario di lavoro per essere più utile al Castello, e ora si deve alzare tutte le mattine alle 6 (ma almeno ha il pomeriggio libero).
Risultato: la sera siamo cotte, ci vediamo un filmetto sur le canap e poi a nanna.
Sabato scorso siamo stati tutti e quattro a mangiare la pizza da Jacomo, in Rue de la Devise, un piccolo ristorante dall'aspetto familiare, dove abbiamo trovato anche una tavolata piuttosto chiassosa di... travestiti (veri o per scherzo, non è dato sapere).
Con nostra grande sorpresa, abbiamo mangiato una pizza da urlo, che può tranquillamente competere con la migliore pizza da noi... il sospetto che il pizzaiolò (anche qui si chiama così) sia italiano è molto forte.
Per la cronaca, abbiamo preso Pizza aux quatre fromages e Pizza saumon et crème fraîche.
Domenica pomeriggio, visto che il tempo era di un grigiume da mettere depressione anche alla persona più entusiasta del mondo, Elisa non ne ha voluto sapere di uscire, così sono saltata sull'autobus e, su consiglio della mia collega Charlotte, sono andata a vedere l'Anfiteatro di Bordeaux, il Palais Gallien.
Sinceramente mi aspettavo che ci fosse qualche pezzo in più, però il luogo ha il suo fascino.
Questo Colosseo in miniatura, costruito nel I secolo d.C., poteva ospitare fino a 15000 spettatori; purtroppo, durante la Rivoluzione l'anfiteatro di Burdigala divenne una cava a cielo aperto, come è successo a tanti altri edifici romani un po' ovunque, finché è stato riconosciuto come monumento storico nel 1911.
Dopo questo tuffo nel passato (deformazione professionale, ahimé), ho fatto una breve passeggiata sur les Quais, molto suggestivi anche col brutto tempo, e poi sono rientrata à la maison.
Giovedì sera, in occasione del compleanno di Omar, siamo stati a cena nel ristorante migliore di Bordeaux, o almeno il migliore tra quelli che noi abbiamo provato finora, l'Assiette du Vieux Saint Pierre.
Un menù da 13,90 € (che è poco), permette di scegliere un' entrée, un piatto di brochette (spiedini "pendenti" di boeuf, canard, canard à l'orange o porc à l'ananas) e un dessert (da prendere assolutamente: brioche perdue al cioccolato e crème anglaise, è il top!).
Roba da leccarsi i baffi.
Insomma, questa è la tranquilla vita da stagista di provincia costretta ad adattare la propria vita agli orari dell'autobus... torno a ripetere che avendo avuto la macchina, sarebbe stata tutta un'altra cosa, ma non si può avere tutto dalla vita!
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